Valentina Medda “Bologna by Night”

Performance nell'ambito del Festival Danza Urbana (Bologna)

Bologna by Night è un progetto di Valentina Medda che si propone di sondare la percezione del pericolo nello spazio urbano dal punto di vista femminile, indagando ciò su cui tale percezione si costruisce.
Pensato come format versatile che si arricchisce delle diversità dei contesti in cui ha luogo, giunge a Bologna dopo Parigi e Amsterdam.
A settembre 2017 è stata realizzata la prima fase del progetto in collaborazione con il festival Danza Urbana: un’azione performativa che ha coinvolto (tramite un laboratorio preliminare) nei giorni del festival 15 camminatrici invitate a mappare fisicamente il centro di Bologna al calar del sole prendendo consapevolezza dei percorsi scelti e di quelli schivati secondo regole di esplorazione indicate dall’artista.

Tramite l’esperienza fisica della camminata, usando il proprio corpo come strumento primo di accesso all’ambiente circostante, ma del tutto invisibili ad un pubblico di spettatori perchè autonome nel loro muoversi notturno, ogni donna ha così individuato sulla propria mappa quei luoghi, quelle strade, quelle piazze, quei vicoli per lei cruciali per una libera fruizione della città, facendo emergere quelle ragioni e impressioni, quei sentimenti e quegli istinti che dettano i propri comportamenti quotidiani nell’attraversare i luoghi cittadini.

L’artista ha poi fatto proprie le mappe raccolte attraverso un’azione di cancellatura eseguita manualmente su mappe cartacee (ormai in disuso) della città. Ogni mappa è diventata un ritratto personale dell’esperienza e fruizione che ogni donna ha della città in cui abita.

L’opera finale, composta dalle 15 mappe, è stata presentata a giugno 2018 nella mostra “VEDUTE PROSSIME”,  a cura di Piersandra Di Matteo, presso il Garage del Teatro Arena del Sole di Bologna all’interno del Festival Right to the City – Atlas of Transitions Biennale

«Lavorando sul legame fra luogo e memoria, differenze culturali e specificità individuali, – dice  – mi interessa capire come si costruisce il senso di familiarità con il luogo, cosa e’ percepito come minaccioso e da cosa dipende il sentirsi minacciati. Quali sono le dinamiche che ci fanno sentire a casa e che ruolo gioca il corpo, con le sue variabili di genere, etnia, eta’, abilita’, nella creazione di questa relazione…? Nel mio lavoro mi interessa il corpo come portatore di cultura e di diversità: a Bologna giocheremo a fare le Flâneuses…mettendo in discussione la pratica tipicamente maschile del flâneurie!» (Valentina Medda)

Il progetto si completa di una pubblicazione d’artista in cui saranno raccolte le quindici mappe.

“Night After Night”racconto per parole e immagini di Valentina Medda 

 

Valentina Medda è artista, attivista ed educatrice proveniente dall’underground artistico e politico italiano e parte della scena DIY newyorkese. Nata in Sardegna e fedele ai suoi antenati naviganti e pensatori, ha viaggiato e vissuto tra svariate città, quattro paesi e due continenti. Negli ultimi anni e’ stata artista in residenza alla Cite’ de arts e Le couvent de Recollet a Parigi, Flux Factory a NY, Les bains connective a Brussels, OPEN/CARE a Milano e Maison Ventidue a Bologna. Ha ricevuto fellowships e grants da ICP – International Center of Photography di NY, Kodak Color Elite, New York Foundation for the Arts, TINA Art Prize. La sua pratica artistica, che attinge ai suoi studi filosofici e al suo background nel teatro fisico, si snoda tra la performance, l’immagine e l’intervento/installazione, situandosi al confine labile che delimita, e lega, pubblico e privato, corpo e architettura, città e appartenenza sociale. Oltre a lavorare come mentor per l’Immigrant Artist Program della NYFA-NY Foundation for the Arts e come assistente insegnante nelle scuole pubbliche, Medda sta portando avanti un progetto di intervento site specific negli spazi domestici (“Healing Interventions”) e un progetto partecipativo di traduzione dei segni urbani in tatuaggi. www.valentinamedda.com

Valentina Medda “Bologna by Night”
a cura di Elisa Del Prete
(parte di Cities by Night)

Performance
Danza Urbana Festival – Bologna, 5-9 settembre 2017
Laboratorio in collaborazione con Gaspare Caliri, etnosemiotico
presso e grazie a Borgo22 e Next Generation Italy, associazione di promozione dell’intercultura digitale
col supporto digitale di Freeda.it

Mostra
“VEDUTE PROSSIME” Bologna, Arena del Sole – Garage, 16 – 24 giugno 2018
a cura di Piersandra Di Matteo
con ZimmerFrei, Alessandro Carboni, Anna Raimondo
Nell’ambito di “Right to the City | Diritto alla Città” prima fase di “Atlas of Transitions Biennale”